Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.

venerdì 10 dicembre 2010

AVVISO - Presentazione RIME BACATE

PRIMA PRESENTAZIONE NAZIONALE DI "RIME BACATE (E AFORISMI DA BANCO)"



Nel corso della manifestazione di Nando Dalla Chiesa "A Genova i diritti si raccontano: 3 giorni di Editoria Civile", dedicata a libri e pubblicazioni di autori nazionali impegnati sul tema dei diritti civili, venerdì 10 dicembre, alle ore 21, nell'auditorium di Palazzo Rosso (Via Garibaldi, Genova), verrà presentato dallo stesso Nando Dalla Chiesa, dal Presidente della Fondazione Cultura di Genova Luca Borzani, e dal giornalista di Repubblica Raffaele Niri, il volume di Enzo Costa "Rime Bacate (e aforismi da banco)" (Editori Riuniti). 
Il testo è un significativo esempio di satira politica e sociale al servizio della difesa dei diritti, capace di denunciare ingiustizie e malaffare, far riflettere e - allo stesso tempo - divertire con un linguaggio che cattura sia i lettori più consapevoli, sia quelli più inclini alla semplice risata. Scopri il libro QUI


ARTICOLO DI RAFFAELE NIRI SU REPUBBLICA GENOVA del 9/12/2010
RIME BACATE su Repubblica

Aforismi ed epitaffi, il graffio di Costa

SI COMINCIA con un tris d'assi, ognuno nel suo campo, naturalmente. Gherardo Colombo alle 16, Enrico Deaglio alle 18, Enzo Costa alle 21: tutti domani, tutti all'Auditorium di Palazzo Rosso. Ognuno di loro presenta un libro nuovo: Gherardo Colombo, uno dei più significativi testimoni della cultura della legalità, ha appena pubblicato "Sulle regole" ( Feltrinelli 2010) e ne parlerà con Nando dalla Chiesa, che di questi tre giorni di Editoria Civileè il regista assoluto. Enrico Deaglio, tra i più autorevoli giornalisti d'inchiesta italiani, presenterà il suo "Raccolto rosso" che uscì nel 1993 per Feltrinelli e oggi viene ripubblicato in edizione aggiornata per Il Saggiatore: con lui, domani pomeriggio, don Paolo Farinella e Matteo Lupi. Ma se dei due nuovi libri di Colombo e Deaglio i lettori di Repubblica hanno già letto sulle pagine nazionali, la novità assoluta è rappresentata da "Rime bacate (e aforismi da banco)" che esce proprio oggi per i prestigiosi Editori Riuniti e che verrà presentato dal presidente di Palazzo Ducale Luca Borzani. Certo, tracciare un paragone tra Enzo Costa e gli altri due autorevoli ospiti che aprono le giornate dei diritti potrebbe sembrare uno degli arguti calambour dell'autore del Lanternino quotidiano sulla nostra prima pagina, ma in realtà è stato lo stesso Nando dalla Chiesa a volere Costa come protagonista della serata inaugurale, come alfiere "dei diritti di chi ha meno diritti". Enzo Costa non ha bisogno di grandi presentazioni: giornalista e umorista, ha scritto sulle testate storiche della satira italiana, da Tango a Cuore, da Linus a Smemoranda. Oggi firma corsivi corrosivi, poesie satiriche e rubriche per Repubblica e per l' Unità. Sul web ha un sito e un blog, curato e illustrati da Aglaja. Ed è di Aglaja anche la copertina di "Rime bacate" che potrebbe diventare una delle strenne di quest'anno. Il libro gode di una pre-prefazione di Gino e Michele, che da sempre accompagnano il lavoro di Costa e di una prefazione dello stesso Costa ("Prima delle rime"). Da quel punto è un diluvio di battute che trovano il massimo dell'apoteosi con un elenco infinito di epitaffi (da Berlusconi a Brunetta, da Tremonti alla Carfagna, da Minzolini a Marzullo, da Mannheimer a Marchionne). Dato che svelare le battute in anteprima sarebbe un delitto (e Costa venderebbe meno copie del libro, il che sarebbe un doppio delitto: per le finanze di Costa e per il divertimento del lettore), meglio raccomandare la parte finale del libro che, come si conviene con i fuochi d'artificio, ha una doppia "sparacchiata finale": prima un giro d'Italia in 38 aforismi ("piccola litania nazionale") e poi un giro del mondo in 180 aforismi ("piccola filosofia global-vicinale"). In mezzo tre onomanzie, tre nonomanzie, una idiosincrasia, la vita trista di un papista, a celeste richiesta, sasso profilo, le parole da dire ai funerali di Stato, acrobazia proletaria, hardore grato. Ma che c'entra Enzo Costa con i diritti dei senza diritti? C'entra per due ragioni, dove - come si diceva un tempo - si mescolano il personale e il politico. Da sempre Enzo si muove in carrozzella e - giustamente - chiede di essere trattato (e - se occorre - criticato) come uno che deambula normalmente: è diventato uno dei più apprezzati scrittori comici italiani senza che la maledetta carrozzella avesse a che fare qualcosa col suo lavoro. Ma nei decenni ha saputo trasformare il personale in politico e la sua scelta di campo - a sinistra, il più possibile - lo conferma. - RAFFAELE NIRI

Da il Venerdì di Repubblica n°1186, 10/12/2010

SBERLEFFI
ENZO COSTA, UN EPITAFFIO VI SEPPELLIRA’


L’epitaffio più fresco è quello per Berlusconi: Lo trovarono stecchito/ da un letale lifting leso / poi all’Ansa lui ha smentito:/ “Sono vivo, mi han frainteso”. Quello più caustico per Brunetta: Or che è in Cielo, si suppone/ stia toccando a Dio lo scorno/ gli darà del fannullone/ (riposò il settimo giorno). Enzo Costa pubblica su Editori Riuniti le sue Rime bacate (e aforismi da banco), raccolta di poesie ed epitaffi come libro di storia, o forse di filosofia, scrivono nella prefazione Gino&Michele, che lo frequentano dai tempi di Tango, Linus e Smemoranda. Sono tempi “annoiati”, quelli di oggi, ma Enzo scrive ancora e non si arrende.  
(Raffaele Niri)

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