Non male, la “gran signorilità”, come categoria tecnico-politica. L’ha introdotta Enrico Musso nella sua obiettiva analisi del caso Malacalza, così sintetizzabile: la colpa è della sindaco. Concetto che impregnava l’intera perizia firmata mercoledì 17 dal Nostro, salvo l’inciso sul riconoscimento dell’imprenditore all’attivarsi (pur infruttuoso) del Comune. Come spiegarlo? Con quella categoria: Malacalza è un “gran signore”. Non accusa la Vincenzi perché è uomo all’antica, che osserva il galateo. E persino, aggiungo, i fatti. Enzo Costa
Repubblica Genova 26/11/10
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