Nel giorno in cui Roberto Saviano mostrava in tv l’altezza record della montagna dei rifiuti illegali, gli inquirenti scovavano in zona Col di Nava una discarica abusiva poco più bassa dei piloni del soprastante viadotto, e larga come il bosco che ha distrutto. Di certo, ambientalisti isolati segnalavano da tempo il disastro. Ma di sicuro i più non volevano vedere. Succede lo stesso con le documentate denunce di Saviano. Unica consolazione: nell’imperiese, al momento, Maroni non ha preteso di rettificare. Enzo Costa
Repubblica Genova 25/11/10
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