La notizia è che i dirigenti scolastici (traduzione in burocratese di “presidi”) subiscono denunce per il mancato rispetto delle norme di sicurezza nei loro istituti. La riflessione è che se io fossi un dirigente scolastico, dopo essermi appeso al collo un cartello con su scritto “chiamatemi preside”, denuncerei me stesso, ma anche la titolare del ministero della Pubblica Distruzione, quest’ultima per procurato dissesto finanziario-strutturale da tagli selvaggi. Il problema è che non disporrei di carta su cui vergare la denuncia. Enzo Costa
Repubblica Genova 12/11/10
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