Venerdì, su Telenord, ho ascoltato parole intense, toccanti e misurate: le pronunciava il padre di una ragazza sottratta alla vita dall’anoressia. Un uomo giovane rivelava una straordinaria forza morale elaborando un dolore privato, profondo ma trattenuto, a impegno per gli altri, affinché tragedie simili, fatte anche di incurie ed inefficienze sanitarie, non si ripetano. Un dramma familiare riconvertito in speranza civile: parole preziose, quelle di quel padre. Di una bella persona, di un italiano del quale sentirsi fieri. Enzo Costa
Repubblica Genova 05/04/11
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