Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.

mercoledì 29 giugno 2011

I SEMIFRESCHI - VERSANTE LIGURE: PSICODRAMMA da OLI n°307 del 28/06/11

Ha un Ego che ’gigante’
è dire una robetta
è enorme, devastante
e poi cova vendetta
su chiunque sia innocente:
precari ed in bolletta
statali, odiata gente
artisti, schiatta infetta
li insulta di frequente
mentendo poi a manetta.
Lo curo inutilmente
(ridicola paghetta)
lavoro mio usurante
a Freud darò disdetta
sentendomi impotente
è meglio che io smetta:
la faccio vanamente,
l’analisi a Brunetta.


 da OLI

28/06/11

5 commenti:

Enzo Costa ha detto...

Mi spiace per il sedicente signor Milziade Brossura, ma ho dovuto eliminare il suo commento, giacché non sono solito pubblicare interventi contenenti insulti all'indirizzo di qualsivoglia persona, tanto più se chi li digita ricorre a nickname magari divertenti, che però impediscono ogni identificazione.

Milziade Brossura ha detto...

La censura e' il meno.
Lo spazio e' suo e lo gestisce come meglio crede.

Vedo pero' che il mio appello a parlare di quanto sta accadendo in CGIL e nel mondo del lavoro e' caduto nel vuoto.

Pazienza: significa che riscuote maggiore interesse la vicenda di Ruby.

A quando un bell'articolo sarcastico su Sarah Scazzi?

P.S. per quanto riguarda l'anonimato, posizioni del tipo "molti nemici molto onore" le lascio ad altri.

Preferisco vivere con meno nemici possibili; e mantenere l'anonimato e' un arma a mia disposizione che ritengo sia consentito usare a scopo difensivo.

Se poi questo mi esclude dal partecipare ad una discussione sul suo sito, me ne faro' una ragione.

Con simpatia,

Milziade Brossura.

P.S. del P.S. tra le altre cose vedo che e' consentito inviare messaggi in forma anonima: constato con stupore che e' addirittura prevista la spunta di un'apposita casella "anonimo".

Ergo, se il problema e' solo di aver usato una parola del gatto, perche' tirare in mezzo l'anonimato?

Enzo Costa ha detto...

Come mi pareva si evincesse dalla mia risposta, non sono contrario ai commenti anonimi (anche in formato nickname), ma a quelli che all'anonimato abbinano questo o quell'insulto ad personam. Non è una questione di educazione ma di gusti. Per il resto, non pretendo che si conosca la mia intera produzione, ma informo il gentile anonimo che la richiesta sarcastica di un articolo sarcastico su Sarah Scazzi giunge successivamente ad un paio di articoli dedicati al tema (ovviamente, non alla vittima del delitto bensì all'abuso catodico di tale tragica vicenda). Quanto alla questione Cgil e mondo del lavoro (apprezzabile, l'eufemismo in questa seconda versione rispetto al primo messaggio "a scopo difensivo"), non è affatto detto che io non intenda occuparmene, se e quando ne avrò l'occasione, oltre che lo spazio (la rubrica Lanternino, per esempio, deve necessariamente trarre spunto da fatti o personaggi locali, ma anche questo non è obbligatorio saperlo). In ogni caso, fermo restando che non pratico un pur rispettabile giornalismo-juke-box, penso che non soddisferei il gentile anonimo: se non mi faccio capire scrivendo poche semplici righe sul tema "insulti anonimi", figuriamoci se mi dessi a ragionamenti complicati sul sindacato, che sarei il primo a non comprendere. Con altrettanta simpatia.

Milziade Brossura ha detto...

Prendo atto che Brunetta, Bossi, Berlinguer e Matteoli siano personaggi locali e che la loro attivita' presente e passata abbia
un impatto considerevole sulle vicende cittadine di questi giorni.

Per quanto riguarda il juke box, non mi pare che esternare il proprio disappunto nel vedere pubblicata l'ennesima serie di battute su Brunetta o Ruby sul sito di una persona di cui ho grande stima (altrimenti perche' perderei tempo a discutere con lei?), possa essere interpretata come una "violenza" o un gettone buttato in una fessura per ottenerne qualcosa di piacevole alle orecchie.

E poi sugli "insulti anonimi", come gia' avevo scritto nel primo
intervento (quello censurato) avevo dato la mia totale disponibilita' alla censura delle 2 "parole del gatto" da me inserite.

Sarebbe bastato sostituire quelle 2 parole con altre piu' garbate,
ed entrare nello specifico.

Ma puo' benissimo essere che la frattura all'interno di CGIL sia un qualcosa che non ha nessun impatto sulle vicende locali e che realmente Genova sia percepita(o la si voglia far percepire) come la citta'
dell'Albikokka di Risso e non come la citta' di Fincantieri o di Pronzato (tanto per buttare li' 2 argomenti a capocchia e senza nessun intento polemico).

Stiamo a vedere: magari Bruno Vespa una di queste sere invita la Camusso e Landini e cosi' siamo sicuri che l'argomento e' di interesse nazionale e quindi non ha rilevanza locale e percio' e' logico e conseguente non scriverne nel suo blog.

Sempre a lei grato,

Milziade Brossura.

Enzo Costa ha detto...

Per Lanternino intendevo la mia rubrica su Repubblica Genova e non tutto il blog; è uno spazio minimo, per righe e orizzonti geografici, ma per il quale scrivo più di frequente, e che però - ripeto - mi consente solo spunti da fatti o personaggi locali. Di Bossi e Matteoli ho scritto anche o soprattutto su tale rubrica, mettendoli in relazione a temi o esponenti politici liguri. Di Brunetta, da ultimo, ho scritto in rima per il blog "Oli", ma - lo confesso - per il momento non sono stato colto da ispirazioni in versi relative al segretario della Cgil. Certo, ne ho scritto anche sull'Unità, così come di Berlinguer: difatti non ho escluso affatto di occuparmi anche della Cgil. Trovo però buffo pensare che uno si occupi di Ruby per non occuparsi della Camusso, oppure che una cosa impedisca l'altra. Io mi occupo di Ruby perché quella storia è emblematica di come è ridotto e ci ha ridotti chi ci sgoverna: uno può parlare di qualsiasi argomento, quello che conta è come ne parla. La informo che di Fincantieri ho scritto più volte, e che di Pronzato stavo scrivendo proprio ora, prima che fossi distratto dal suo messaggio, ma conto di riprendere presto. La informo inoltre che non avevo colto la sua richiesta di censurare le sue due paroline ingiuriose in luogo dell'intero commento, richiesta che comunque reputo non accoglibile giacché a mio avviso quelle due paroline ingiuriose qualificavano tutto il suo messaggio. Il fatto che lei non capisca bene quello che scrivo, anche relativamente al concetto di giornalismo-juke-box (cosa interamente ascrivibile alla mia scrittura scadente), dovrebbe attenuare la sua amarezza per gli argomenti da me scelti, tanto più che ho l'aggravante di scriverne firmandomi con nome e cognome.
La lascio a letture più gradevoli.
Con altrettanta gratitudine.