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martedì 10 gennaio 2012

I SEMIFRESCHI - UN GOVERNO DIGNITOSO? RISPETTO AL PRECEDENTE.. da l'Unità 10/01/12

Vi riporto qui di seguito, testualmente, una conversazione che ascolto da qualche settimana, sempre uguale, avente per oggetto la politica italiana, i suoi protagonisti passati e presenti, il loro incidere nella nostra vita quotidiana, nel nostro futuro, nella nostra percezione delle cose. È un colloquio anche acceso, ma sempre civile e soprattutto illuminante, che avviene fra me e me: come dialogo è lievemente asimmetrico, quanto a parole pronunciate, ma – al di là della differente capacità di sintesi - entrambi gli interlocutori, a mio avviso, posseggono una certa eloquenza. Dice una parte minoritaria di me: “Ma è possibile? Ma è possibile che tu ti accontenti del governo Monti anche solo da un punto di vista estetico-stilistico? Ma è possibile che tu prenda già come manna dal Cielo il fatto che adesso, dopo tanta vergogna, non ci vergogniamo più, avendo un Premier affidabile e presentabile, che parla un ottimo italiano ed un buon inglese, che essendo dotato di un raffinato senso dell’umorismo non racconta barzellette terrificanti, che non considera la politica come la prosecuzione del bunga bunga con altri mezzi e qualche vestito, che viene accolto in Europa con stima e considerazione, e non con risatine di scherno? Ma è possibile che tu trovi motivi di conforto anche soltanto dal fatto di avere ministri seri, competenti e preparati, al posto di macchiette da talk-show, esecutori di pernacchie e santanché, a prescindere da quello che questi nuovi ministri hanno fatto, stanno facendo e si accingono a fare? Ma è possibile che ti sia sufficiente la certezza di essere uscito dal tunnel dei neutrini per scorgere davanti a te una luce calda, forte e rassicurante, quando in realtà stiamo attraversando tutti quanti il buio di una crisi sempre più nera? Ma è possibile che ti basti questo per reggere provvedimenti economici pesanti, non sempre equi, che uno di sinistra come te avrebbe di sicuro voluto meno onerosi per i ceti più deboli, un po’ più duri nei confronti di quelli più agiati, e molto, molto, molto più duri verso furbi, furbetti ed evasori? Ma è possibile che tu arrivi al punto di digerire misure indigeribili, di sopportare tagli insopportabili, di accettare rinvii inaccettabili, di tollerare prudenze intollerabili, soltanto perché tutto ciò proviene da un governo finalmente composto da persone antropologicamente, prima ancora che politicamente, dignitose?”. La parte maggioritaria di me, che è più laconica, incalzata da questa travolgente filippica in forma di impietose domande, valuta con attenzione gli argomenti ascoltati, ci pensa su, ci ripensa ancora un po’, e poi, infine, risponde: “Sì, è possibile”. Enzo Costa


l'Unità 10/01/12

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4 commenti:

Dario Spoldi ha detto...

Esimio Dottor Costa, lei scrive: "ministri seri, competenti e preparati"...

Seri perche' non ridono?
Competenti e preparati(a governare, presumo) da cosa lo deduce?

Chiarisco: anche io, come lei, mi pongo piu' o meno le stesse domande.

E nelle prime settimane, anche io mi rispondevo: "Si, e' possibile. Mi accontento".

Adesso dopo aver iniziato a conoscere un po' meglio le persone che compongono questo governo, non riesco piu' a rispondermi "Mi accontento".

Ma davvero non aspetta anche lei il momento di tornare a decidere chi ci deve governare?

Non le credo. Non so perche', forse per bastiancontrariaggine (spero di essermi spiegato) lei scrive questo. Ma in cuor suo anche lei, ne sono certo, vuole che questo governo si tolga di mezzo al piu' presto.

Enzo Costa ha detto...

Egregio Dottor Spoldi,
competenti e preparati perché, per titoli, esperienze professionali e (per qualcuno) personali, sanno abbastanza o molto di ciò di cui ora debbono occuparsi; e ne sanno molto di più dei loro immediati predecessori. Seri, anche per come ridono, e per tutto il resto (specie in raffronto ai suddetti predecessori); perfino per il modo di dimettersi a causa di notizie che potrebbero dimostrare una loro scarsa serietà in passati comportamenti (e qui ogni raffronto con i succitati predecessori è superfluo). Tutto ciò non significa affatto che io non mi auguri di votare il prima possibile: ma me lo auguro sforzandomi di comprendere che, per ragioni economiche e non solo, votare immediatamente non sarebbe così semplice. E con la quasi certezza che l'alternativa al governo tecnico non sarebbero state le elezioni, ma un penoso tirare a campare e a scilipotare del governo di Papi, che si è arreso solo davanti alla prospettiva di Monti. Fermo restando che, per Costituzione, un governo che gode della fiducia del Parlamento non ha espropriato i diritti politici di nessuno. Libero Lei, come è ovvio, di pensarla diversamente, ma magari senza la pretesa di leggere nel mio cuore (impresa già improba per il sottoscritto). Libero io di riscontrare una certa affinità stilistica tra questo Suo messaggio ed altri commenti, di mittenti differenti, pervenuti a questo blog: senza la pretesa, da parte mia, di aver individuato un'unica identità dietro a diverse firme.
Un saluto cordiale
Enzo Costa

Domenico Signorini ha detto...

Insigne Professor Costa, io ho fatto il possibile per consentirLe una rapida nonche' democratica e soberrima (non so se il superlativo di sobrio sia questo, ma se lo fosse sarebbe cosa buona e giusta) individuazione di una sola identita' celata dietro a diverse firme. Ho messo in pratica quello che Pearl Sydenstricker Buck (ed e' comprensibile che preferisse essere citata come Pearl S. Buck... ) defini' in una sua opera(mi pare in "Questo indomito cuore" ma non ci scommetterei un penny) "l'errore in cui cascano coloro i quali cambiano identita'": lasciare inalterate le iniziali.
Detto cio', passo a rispondere a quella che ritengo da parte sua essere al contempo una risposta ed una domanda. Ovvero, Lei dice: "perfino per il modo di dimettersi" i componenti l'attuale Governo denotano serieta'. Io, con immodestia pari alla venerazione di cui La faccio oggetto, ritengo che Lei in tal guisa mi voglia lanciare (con nessuna intenzione di ferirmi, sia ben chiaro) una provocazione. Mi consenta (detto in senso buono) di cogliere all'interno di questa Sua frase, da me con arroganza virgolettata, una specie di malessere che anche Lei ha provato nello scoprire che pure questo Malinconico sottosegretario riceveva omaggi e regalie "a sua insaputa".
Mi creda, non e' una pretesa di leggere nel Suo cuore... si tratta di una sensazione di disgusto che qualsivoglia persona onesta ed intemerata (come Lei indubitabilmente e') lascia trasparire in maniera involontaria.
Chiudo qui e mi scuso per la mia prolissita' e per averLe rubato qualche minuto del Suo preziosissimo tempo (pare che Marchionne per non sprecare preziosissimo tempo si lasci crescere la barba... noi che gia' la portiamo cosa possiamo escogitare per risparmiare preziosissimo tempo?).

Con una stima sconfinante nell'adorazione le porgo i miei migliori auguri per un radioso 2012.

Dante Sironi.

Enzo Costa ha detto...

La ringrazio per la venerazione e la stima sconfinante nell'adorazione, che non merito e ricambio volentieri alla Sua persona, declinata in tutte le Sue fantasiose e spiritose sembianze onomastiche. Si rassicuri: il mio tempo non è preziosissimo, a dispetto di quanto potrebbe suggerire, in maniera subliminale, il mio cognome banalmente vero.
Auguri
Eugenio Cacciatorpediniere (per una volta, ho voluto provare il brivido di un'altra firma, a iniziali costanti)