Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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lunedì 11 marzo 2013

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': SCUSATE, MA I HAVE A DREAM: TUTTO IL POTERE A GRILLO da l'Unità 11/03/13

Vorrei che i 5 Stelle governassero subito. Da soli. Con la maggioranza alla Camera e al Senato. Lo so: è un’idea improponibile per i numeri usciti dal voto, il semestre bianco, i tempi obbligati, e per quanto si aspetta l’Europa. Ma è un’ipotesi di scuola basata su un dato di fatto: l’alternativa proposta dai 5 Stelle non è un’alternativa qualsiasi, da normale democrazia occidentale. È un’alternativa di Sistema. Inconciliabile con fiducie a governi di centrosinistra, appoggi esterni, compromessi con l’avversario meno distante per valori e programma. È l’alternativa del “Tutti a casa!”. Che l’irriducibile parlamentarista che è in me traduce in “Tutti i vecchi partiti all’opposizione e tutto il potere a Grillo!”. Sì, per fare prima, per renderci conto, I have a dream: Beppe Grillo Premier. Magari, da cultore della materia, anche Supercommissario all’Ambiente. Che, forte delle sue certezze, affronta la questione rifiuti chiudendo tutti gli inceneritori, ricorrendo solo a differenziata e riciclo. Sogno un decreto che, in piena recessione, imponga la decrescita. E poi, nei primi 100 giorni, lo stop ai trasporti pesanti su gomma ma anche all’alta velocità ferroviaria. L’obbligo, o almeno l’incentivo fortissimo, del chilometro zero (con, deduco, il disincentivo alle esportazioni). La chiusura di ogni fabbrica inquinante e dei sindacati che vorrebbero conciliare, con bonifiche graduali e non salvifiche, lavoro e salute. L’abolizione di Equitalia, il reddito di cittadinanza, il wifi gratis, il referendum sull’euro, i politici “cadaveri” giudicati dai tribunali del popolo (magari con processi on-line). Sogno il Movimento 5 Stelle che governa senza vincoli e condizionamenti. E senza alibi. Per vedere l’effetto che fa (io qualche idea ce l’avrei, ma ho votato i “cadaveri”...). Enzo Costa



 l'Unità 11/03/13

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giovedì 28 giugno 2012

I LANTERNINI – SENTITI MUGUGNI da Repubblica Genova 28/06/12

Sento che, sui tanti progetti per Genova del governo, sentiremo: critiche per i troppi annunci che non diventeranno realtà; per le troppe opere inutili; per i pochi finanziamenti effettivi; per il troppo spazio ai privati; per i troppi vincoli ai privati; per quel cantiere previsto non voluto da un comitato; per quel cantiere non previsto voluto da un comitato. Sento che non sentiremo neppure un cittadino dire “Sarà mica che, se siamo la città più considerata dal governo, la Giunta Vincenzi non aveva lavorato così male?”. Enzo Costa 


Repubblica Genova 28/06/12

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mercoledì 7 marzo 2012

I LANTERNINI ELETTRONICI – PROFUMO DI SERIETÀ da Repubblica Genova 07/03/12

Volevo scrivere che il cauto via libera del ministro Profumo al progetto Erzelli, arrivato solo dopo aver ottenuto chiarimenti che ne attestassero la validità, era il segno di un governo serio. Che preferiva i fatti utili agli annunci telegenici. Poi ho pensato che se l’avessi scritto sarei stato a favore del governo dei banchieri, come recita la vulgata antagonista (e postfascista). Però lo scrivo lo stesso. Ma aggiungo “abbasso le banche!”. Così non mi gioco del tutto il rapporto con gli amici-compagni alla mia sinistra. Enzo Costa


Repubblica Genova  07/03/12

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martedì 10 gennaio 2012

I SEMIFRESCHI - UN GOVERNO DIGNITOSO? RISPETTO AL PRECEDENTE.. da l'Unità 10/01/12

Vi riporto qui di seguito, testualmente, una conversazione che ascolto da qualche settimana, sempre uguale, avente per oggetto la politica italiana, i suoi protagonisti passati e presenti, il loro incidere nella nostra vita quotidiana, nel nostro futuro, nella nostra percezione delle cose. È un colloquio anche acceso, ma sempre civile e soprattutto illuminante, che avviene fra me e me: come dialogo è lievemente asimmetrico, quanto a parole pronunciate, ma – al di là della differente capacità di sintesi - entrambi gli interlocutori, a mio avviso, posseggono una certa eloquenza. Dice una parte minoritaria di me: “Ma è possibile? Ma è possibile che tu ti accontenti del governo Monti anche solo da un punto di vista estetico-stilistico? Ma è possibile che tu prenda già come manna dal Cielo il fatto che adesso, dopo tanta vergogna, non ci vergogniamo più, avendo un Premier affidabile e presentabile, che parla un ottimo italiano ed un buon inglese, che essendo dotato di un raffinato senso dell’umorismo non racconta barzellette terrificanti, che non considera la politica come la prosecuzione del bunga bunga con altri mezzi e qualche vestito, che viene accolto in Europa con stima e considerazione, e non con risatine di scherno? Ma è possibile che tu trovi motivi di conforto anche soltanto dal fatto di avere ministri seri, competenti e preparati, al posto di macchiette da talk-show, esecutori di pernacchie e santanché, a prescindere da quello che questi nuovi ministri hanno fatto, stanno facendo e si accingono a fare? Ma è possibile che ti sia sufficiente la certezza di essere uscito dal tunnel dei neutrini per scorgere davanti a te una luce calda, forte e rassicurante, quando in realtà stiamo attraversando tutti quanti il buio di una crisi sempre più nera? Ma è possibile che ti basti questo per reggere provvedimenti economici pesanti, non sempre equi, che uno di sinistra come te avrebbe di sicuro voluto meno onerosi per i ceti più deboli, un po’ più duri nei confronti di quelli più agiati, e molto, molto, molto più duri verso furbi, furbetti ed evasori? Ma è possibile che tu arrivi al punto di digerire misure indigeribili, di sopportare tagli insopportabili, di accettare rinvii inaccettabili, di tollerare prudenze intollerabili, soltanto perché tutto ciò proviene da un governo finalmente composto da persone antropologicamente, prima ancora che politicamente, dignitose?”. La parte maggioritaria di me, che è più laconica, incalzata da questa travolgente filippica in forma di impietose domande, valuta con attenzione gli argomenti ascoltati, ci pensa su, ci ripensa ancora un po’, e poi, infine, risponde: “Sì, è possibile”. Enzo Costa


l'Unità 10/01/12

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