In montagna, ho orecchiato l’editoriale di una torinese d’adozione che, a (s)proposito della donna genovese ferita con l’acido, spiegava a una vicina di panchina che: 1) in Basilicata non si facevano reati; 2) i genovesi erano tutti cattivi, pronti “a uccidere per un pomodoro”. Non ho reagito (la signora in borsa non aveva pomodori). Al mio rientro, ho letto del vicesindaco di Diano che ha equiparato la ministra Kyenge alle prostitute extracomunitarie. Che anche l’editorialista da panchina fosse una vicesindaca? Enzo Costa
Repubblica Genova 01/09/13
tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento