Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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domenica 1 settembre 2013

I LANTERNINI – PREGIUDIZIO CHE TROVI da Repubblica Genova 01/09/13

In montagna, ho orecchiato l’editoriale di una torinese d’adozione che, a (s)proposito della donna genovese ferita con l’acido, spiegava a una vicina di panchina che: 1) in Basilicata non si facevano reati; 2) i genovesi erano tutti cattivi, pronti “a uccidere per un pomodoro”. Non ho reagito (la signora in borsa non aveva pomodori). Al mio rientro, ho letto del vicesindaco di Diano che ha equiparato la ministra Kyenge alle prostitute extracomunitarie. Che anche l’editorialista da panchina fosse una vicesindaca? Enzo Costa


Repubblica Genova 01/09/13

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venerdì 29 marzo 2013

I LANTERNINI – FARE L’ITALIANO da Repubblica Genova 29/03/13

Commentando la proposta avanzata su Facebook dal leghista rivierasco Chiappori, buttare a mare un indiano al minuto in caso di pena di morte o ergastolo per i nostri marò, si potrebbe dire che c’è qualcosa di peggio della diplomazia italiana a base di “cucù” e/o di parole date e rimangiate: la diplomazia padana. Ma l’esperto in relazioni estere marinare di Diano Marina ha poi specificato che la sua era solo una provocazione: una classica, italianissima retromarcia. Niente di nuovo sotto il sole (delle Alpi). Enzo Costa


Repubblica Genova 29/03/13

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giovedì 9 febbraio 2012

I LANTERNINI – FACCE DA CHIAPPORI da Repubblica Genova 09/02/12

Un sindaco può incappare in una scelta a dir poco controversa, nel nominare il presidente di una società controllata. Ma, se capita al sindaco leghista di Diano Marina Chiappori, sorrido, ricordandone una buffa performance a “Porta a Porta”: proclamò la sua guerra alla pedofilia con smorfie di ripugnanza ostentate, da cattivo attore di film muto, come se chi non caricasse così l’espressione, invece, alla pedofilia fosse favorevole. Ora, prima di quella nomina in Comune, avrà dimenticato di fare le facce. Enzo Costa


Repubblica Genova 09/02/12

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