Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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lunedì 2 giugno 2014

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': DIVENTA POLITOLOGO CON UNA FRASE: IL PD È LA NUOVA DC da l'Unità 02/06/14

Per la serie “Politologi con una frase”, dico anch’io “Il Pd è la nuova Dc”. Ma solo per adeguarmi al mood settimanale. Dirlo è terribilmente trendy, digitalmente cool, postmodernamente interclassista (tipicamente democristiano?). La prima a dirlo, mentre il fu Cavaliere affondava sotto le proiezioni elettorali di Raitre, è stata una stizzita Daniela Santanchè, aggrappata a quel salvagente lessicale sgonfio. Divenuto mantra autoconsolatorio del popolo pentastellato, incline alla reiterazione dei “concetti” (come i berlusconidi di un tempo e la Santanchè di sempre). Pensierino fattosi virale sulle bacheche della sinistra radicale-ellenica (quella che mai riflette sui motivi delle proprie percentuali di voti), e solennemente scandito dalla candidata-ritirata Barbara Spinelli. Ora, ogni luogo comune ha un fondamento di verità: qui, non solo, parafrasando un’altra massima immortale (sulle stagioni intermedie), non c’è più il Pci (ma quale? anche quello, di Berlinguer, del compromesso storico con la Dc?), ma neppure il Pd di una volta: Renzi, invece delle Frattocchie, ha frequentato i lupetti; non arriva dai Ds, ma dalla Margherita (e, prima, dalla Ruota della fortuna). Però mi chiedo: il bonus Irpef e l’aumento della tassazione sulle rendite, non sono di sinistra? Per me, il Pd è la dialettica faticosa e fruttuosa fra flessibilità renziana e solidità bersaniana, è l’irruenza sfrontata del premier mitigata dalla resistenza diffidente di parte della base, è il combinato più o meno ben disposto di innovazione e tradizione. Ricordo che, anni fa, Barbara Spinelli difendeva sulla Stampa il governo Prodi (un comunista?), biasimando il sabotaggio massimalistico che subiva da rifondatori e “sinistri” duri e puri. Non ho mai pensato che lei, all’epoca, fosse democristiana. Enzo Costa


 l'Unità 02/06/14

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lunedì 13 agosto 2012

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': IL TRAGICO, SPAVENTOSO RITORNO DEI POLITICI SOPRAVVIVENTI da l'Unità 13/08/12

E se Lui facesse tendenza? Se il fu Premier Papi, che annuncia-minaccia-smentisce-conferma di ridiscendere in campo alla guida di un “nuovo” partito, ispirasse altri politici più o meno scaduti a riesumarsi dalle macerie della Seconda Repubblica, o dalle ceneri della Prima, per capeggiare inedite e riedite forze politiche ad personam, liste ciniche usate di zecca, movimenti fiammanti e putrescenti? Ne vedremmo delle terrificanti. Provo a immaginarle: ammesso e non concesso (causa smentite poi smentite) che Silvio fondi “Grande Italia” con simbolo un tenero aquilone tricolore, facile che Bossi guidi “Mini Padania”, partito che lotta per la secessione di Gemonio dalla Lombardia centralista dei barbari sognanti e per il bombardamento a tappeto di Varese. Simbolo, un magico dito medio verde. Probabile la riapparizione di Sandro Bondi, come leader di un nuovo movimento (franoso) che ne evochi le antiche prodezze ministeriali con un nome che è tutto un programma: “Forza Pompei”. Simbolo, il vuoto assoluto (una proiezione di quanto rimarrebbe dell’antica città). Come battute sono facili e ingenerose, però non aggiungo “Il ritorno del Bondi vivente”. Poi, altri due ritorni eccellenti: Brunetta, a capo di un partito che ne celebra la memorabile alacrità anti-fannulloni: “Lista sfRenato” (simbolo, un simpatico tornello con filo spinato). Cirino Pomicino, segretario della “Dc”, Democrazia cencelliana, che postula l’obbligatorietà per legge delle correnti, idea parzialmente condivisa dalla corrente di Forlani, parzialmente avversata dalla corrente di Andreotti, consensualmente combattuta dalla corrente di Scelba e ferocemente appoggiata dalla corrente di De Gasperi. Simbolo, una croce su cui campeggia il numero 220 (la corrente, in volt). Enzo Costa


 l'Unità 13/08/12

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