Questa è una confessione di vanità giornalistica: quella che mi ha obnubilato sentendo Gad Lerner all’Infedele rimarcare l’impar condicio catodica fra il caso Papi-escort e quello Marrazzo-trans. Nascosto da Raiset il primo (Santoro a parte), stramostrato il secondo. Linea dettata dalla destra politico-mediatica che, da Porta a Porta in giù, aveva decretato l’impresentabilità della D’Addario e ora decreta l’ineluttabilità di Natalie & C. La prima, giacché inguaiava un Premier azzurro giunto a voler candidare fanciulle disponibili, era scandalosa e indegna di fede e visione. Le seconde, giacché imbarazzano un Governatore rosso (dimessosi e non propenso a candidarle), sono teleappetibili. Ma è quanto avevo scritto in un Chiari di lunedì! Mi sono pavoneggiato, lagnato (“Gad poteva citarmi!”) e vergognato di me: che vizi da pennivendolo!. Poi, udendo Buttafuoco dare del sessantottino libertario a Papi, mi son detto che i miei erano peccati veniali. Enzo Costa
In GAD we trust
l'Unità 14/12/09
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2 commenti:
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