Per carità, ognuno può scegliersi il testimonial che vuole. In base alle proprie simpatie, ai propri gusti estetici, al proprio senso critico o umoristico. Ma ogni scelta ha le sue conseguenze: chi opta per un personaggio folcloristico e pittoresco, dalla verve non raffinatissima, che furoreggia da tempo sulle tivù locali a suon di siparietti e battute trash-ruspanti, rischia di vedersi inquadrato in un livello terra terra. Insomma, all’omino della Semac e a Franca Lai conveniva proprio prendersi come testimonial Biasotti? Enzo Costa
I due artisti genovesi con il loro testimonial (ma, almeno, è a grati?)
Repubblica Genova 02/03/10
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