Il proprietario di una casetta vi entrò, quando i suoi affittuari erano fuori, per vedere come la tenessero (bene). Poi uscì, lasciando aperta la porta. Entrò un senzatetto, e via via tanti altri: 123 disperati si ammassarono in quelle quattro mura. La sera, gli affittuari rincasarono a fatica, rintanandosi nel tinello, circondati da estranei: buoni, ma troppi. Non si respirava. E il proprietario? Da fuori, li chiuse dentro. Li lasciò lì un mese ad asfissiare. Dentro gridavano disperati, e lui fuori se ne fregava. Finché le urla si fecero così forti che le udirono tutti, e dovette intervenire: aprì la porta e con sorriso da benefattore giurò agli affittuari che li avrebbe aiutati, tinteggiandogli le pareti, mettendo la jacuzzi nel bagno, procurandogli l’Oscar della Bontà, cacciando nel Nulla i senzatetto. Ma gli affittuari non lo applaudirono, essendo questa una favoletta. Enzo Costa
l'Unità del 04/04/11
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