Non so se fosse ineluttabile la tragedia della Costa Concordia; penso sia ineluttabile il suo indotto catodico nel format(o) informe tiggì-Venier-Vespa-Crepet-Giletti-eroi-antieroi-dispersi-miracolati-Rettondini e via spalmando il naufragio sui palinsesti. Penso che nulla possa la mia allergia alla sentenziosità sommaria del popolo on-line, alla web-condivisione di massa della telefonata De Falco-Schettino, alla social-beatificazione del primo ed alla social-condanna del secondo, con in allegato la t-shirt “Vada a bordo, cazzo!”. Al più, questa mia allergia verrà bollata nella pagina Facebook “Al rogo chi critica il web” e difesa nella pagina Facebook “Al rogo chi vuole il rogo di chi critica il web”. (Ho letto che, fino a un attimo prima del disastro, un gruppo Facebook invocava il ritorno dell’inchino per le navi sulla rotta di Camogli. Non conta che magari uno degli aderenti ora esecri Schettino su Twitter. Conta che l’ho letto sul web.) È la rete, bellezza*. Enzo Costa
* difatti mi ci sono impigliato anch'io! Guarda QUI
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