Stupirà i rari non-connessi, il fatto che fra i motivi di annullamento dei matrimoni da parte del Tribunale Ecclesiastico figurino i “mi piace” e le amicizie (intime) su Facebook. Perché mai la Chiesa, che da due millenni bazzica le nostre frequentazioni sociali, dovrebbe astenersi dai social network, da noi ormai sacralizzati? In attesa che il Papa twitti la sua nuova enciclic@, seguo un tale che sul web giudica tutti e sentenzia su tutto: si firma “supRemo”. Scommetto, quasi pascalianamente, che è il nickname di Dio. Enzo Costa
Repubblica Genova 26/02/12
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