Prima che lo facciate voi, provvedo io a darmi del cretino, mentre confesso il mio spiazzamento davanti alla notizia dei tre tecnici accusati di aver estorto denaro per muovere le pratiche del parco tecnologico Erzelli. Però è così: mai mi sarei aspettato che la materialità greve e antica dei soldi sporchi intaccasse la virtualità postmoderna dell’high-tech, con la sua aura di alta intelligenza. Poi, sprofondo nel chip-qualunquismo: sento definire gli indagati “mele marce” e mi immagino un baco nel logo di Steve Jobs. Enzo Costa
Repubblica Genova 24/03/12
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