Non stupisce che l’instancabile Musso, già candidato a Comune e Senato da Scajola per il pluriprescritto Papi, si sia attaccato ad un avviso di fine indagini per abuso d’ufficio ricevuto da Vendola per intimare a Doria, a comunicato stampa armato, di firmare la sua Carta di Genova sull’eticità della pubblica amministrazione: rientra nella funambolica alacrità del Nostro. Stupisce che, per bollare i politici cattivi, li abbia chiamati “politicanti”. Una parola d’altri tempi. Quando Musso era liberale. Ah già, lo è ancora. Enzo Costa
Repubblica Genova 21/04/12
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