Non è vero che Grillo è la prosecuzione di Berlusconi con altri
mezzi (digitali). Tra i due ci sono delle differenze: Berlusconi da
giovane faceva l’intrattenitore; Grillo anche, ma senza
Confalonieri al pianoforte. Berlusconi viene dalla tv, e come
imprenditore ha sempre combattuto la Rai; Grillo viene dalla tv, e
ora attacca la Rai per i contratti milionari al grido indignato-
nostalgico “Te la do io l’America!”. Berlusconi ha trovato
generosa ospitalità da Bruno Vespa; Grillo con Vespa ci ha
lavorato. Berlusconi ha ingaggiato Antonio Ricci; Grillo con Ricci
ci ha lavorato. Berlusconi ha lanciato il Gabibbo; Grillo no, però
un po’ il Gabibbo lo ricorda, anche se fa discorsi più sottili (il
Gabibbo). Berlusconi detesta gli intellettuali di sinistra; Grillo
anche, però prima gli scrivevano i testi. Berlusconi è un uomo di
pubblicità; Grillo è stato un uomo dello yogurt, ma ora sul suo
blog non discrimina alcuna azienda. Berlusconi è sceso in campo
come Uomo della Provvidenza; Grillo anche, ma prima alla
Provvidenza ha provveduto a mandare un vaffa. Berlusconi
incarna il partito-azienda; Grillo inscena il non-partito non-
azienda, però 2.0. Berlusconi, sotto sotto, non crede alla
democrazia rappresentativa, ma a quella carismatica; Grillo,
sopra sopra, crede alla democrazia diretta (da lui). Berlusconi
propone soluzioni facili; Grillo dispone di soluzioni facilissime.
Berlusconi è contro i politici di professione, tranne lui; Grillo è
contro i politici di professione, preferisce i dilettanti allo sbaraglio,
sottotitolo della “Corrida” (che trasmise Berlusconi). Berlusconi
parla alla pancia degli italiani; Grillo è direttamente la pancia.
Berlusconi ora è contro Napolitano; Grillo di più, e ditemi voi se
questa coppia di nemici, per il Presidente, non fa curriculum. Enzo Costa
l'Unità 13/01/14
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