Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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giovedì 12 giugno 2014

I LANTERNINI - IN UNA PAROLA da Repubblica Genova 12/06/14

Un accordo, quello per Piaggio Aero, accettato dal 74% dei lavoratori, dopo una vertenza difficile, tensioni, mobilitazioni, divisioni geografiche fra sindacati, attivazione delle autorità locali ora avvertite come presenti ora, poche ore prima dell’intesa, come subalterne all’azienda. Un accordo certo non indolore, ma siglato responsabilmente, forse un modo per rinviare le questioni, forse per iniziare a risolverle. Lottare, opporsi, confrontarsi, mediare, strappare un risultato: in una (bella) parola, politica. Enzo Costa


Repubblica Genova 12/06/14

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venerdì 7 giugno 2013

I LANTERNINI – L’ATTENZIONE E IL RISPETTO da Repubblica Genova 07/06/13

Sono soltanto da apprezzare le parole della Chiesa quando (da ultimo con il cardinale Bagnasco) rivelano grande attenzione al dramma del lavoro. Certo, possono essere solo parole di auspicio, non di proposta: il problema è che paiono di auspicio anche quelle della politica, e forse, più che per la sua incapacità, per la terrificante complessità della crisi. (Apprezzerei anche parole della Chiesa attente o almeno rispettose per chi chiede diritti civili in materia di relazioni affettive, ma è un altro discorso). Enzo Costa


Repubblica Genova 07/06/13

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martedì 27 novembre 2012

I LANTERNINI – HO VISTO CODE CHE VOI UMANI… da Repubblica Genova 27/11/12

E ora, come membro anziano della lobby della satira, dove le metto le solite battute usa-e-ricicla sul Pd che fa le primarie e le perde, le facezie copia-e-incolla su un partito che si parla addosso, le twittaggini sulle metafore incompiute di Bersani? Le metto volentieri via, come cittadino. Ho visto code di votanti (a Genova, due volte la volta scorsa) che, se avete visto i tiggì, potete immaginare: belle persone civili che dicevano cose sagge, sensate, miti. Ho visto la politica e la democrazia. Non è poco. Enzo Costa


Repubblica Genova 27/11/12

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martedì 3 luglio 2012

I SEMIFRESCHI - LA NAZIONALE È UNA COSA, LA POLITICA UN’ALTRA. PERÒ… da l'Unità 03/06/12

Ma no che non c’entra(va)no niente lo spread, l’attrito politico con la Germania, la voglia di dare una lezione alla Merkel. Ma è chiaro che ogni metafora politico-pallonara è stucchevole, ogni battuta su eurobond e pelota scontata, ogni politicizzazione della semifinale europea non commendevole. E non solo perché sennò adesso la finale ci costringerebbe ad apocalittiche prefigurazioni sul nostro paese, a rischio di sorpasso da parte della rinata Spagna. Sono sempre stato allergico all’idea del calcio come metafora – oltre che della politica - della vita (e a quelle del ciclismo come allegoria dell’esistenza, dell’automobilismo come simbolo dell’efficienza, del rugby come emblema della trasparenza): è insufficiente nel suo ridurre a schemino filosofico uno sport che è prima di tutto un gioco, con la meravigliosa dimensione aleatoria del caso. Idem per certi comodi sociologismi metropolitani, per cui se un anno (ormai remoto) lo scudetto lo vince il Verona è il segno del riscatto della provincia, se trionfa il Napoli è la misura della rinascita del sud, e magari se quest’anno, dopo un bel po’, primeggia la Juve, ci scappa pure un’ardita analogia con la nuova Torino progettata da Marchionne…(tacendo di tutte le drammatiche difficoltà per scovare un’illuminante lettura sociologico-urbana quando, a Milano, Roma o Genova, uno dei due club cittadini convince e l’altro annaspa). No, lanciarsi in chiavi extracalcistiche non conviene, anche perché altrimenti – tornando al torneo europeo – si rasenta la schizofrenia, o se preferite si rischia l’autogol: se la Germania che maramaldeggia in campo sulla Grecia era la dimostrazione in maglietta e pantaloncini dell’ineluttabile prevalenza del rigore sull’individualismo anarcoide, la nostra Nazionale che la umilia provava che i vincoli tedeschi a Bruxelles sono ottusi e perdenti contro di noi ma non contro i greci? No, limitiamoci ad assaporare un ottimo secondo posto. E però, con le cautele imposte dalla casualità del tutto e dalla quasi totalità di quest’articolo, magari un pensierino facciamocelo, su una Nazionale guidata da un tecnico che è anche una bella persona, che sa dire parole importanti sui diritti civili, che trasmette anche con i modi, i toni, la faccia, un senso di serietà, e che lo trasmette ai suoi giocatori. Pensiamo anche ad un goleador straordinario, geniale, umorale e micidiale, dalla pelle nera, che canta il nostro inno dopo vent’anni quasi di sgoverno leghista, inducendo pure Borghezio ad un affannato revisionismo storico-padano. Malgrado la batosta con la Spagna, resta un segno vincente. Enzo Costa 


l'Unità 03/07/12


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lunedì 14 maggio 2012

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': ATTENTI ALLE PAROLE: POLITICA E PARTITI NON SONO DEGLI INSULTI l'Unità 14/05/12

Smettetela. Smettetela di dire “politica” e “partiti” come fossero parolacce. Smettetela di non distinguere fra buona politica e cattiva politica, fra partiti decenti e partiti indecenti. Smettetela di pensare o far finta di pensare che oggi non esistano politici seri, che tutti siano sporchi, marci, corrotti. Smettetela di far passare l’idea che in questo momento storico, in questo preciso istante, non esistano politici che operano al servizio della comunità, che si impegnano al meglio, nei limiti delle terribili condizioni di crisi date, per migliorare la società. Smettetela di diseducare a non discernere, o di istigare a discernere all’ingrosso. Smettetela di concedere - al più - la semplificatoria, populistica distinzione fra politici nazionali inetti e/o corrotti e politici locali volenterosi e/o corretti. Smettetela di spargere il concetto che guidare un partito significhi necessariamente ignorare i cittadini. Smettetela di far pensare che fare politica, nel complicatissimo mondo di oggi, sarebbe semplice se solo lo si volesse. Smettetela di brandire parole rozze per plasmare pensieri rozzi. Smettetela di dire o lasciar dire che “politico di professione” è sempre un titolo di demerito. Smettetela di dire “Casta” con la stessa pigra, truffaldina genericità con cui dicevate e dite “Gente”. Smettetela di additare un’indistinta Casta politica come espediente per occultare la specifica Casta cui appartenete, sia essa quella dei demagoghi, quella dei manipolatori, o – peggio – quella degli ignoranti creatori di ignoranza. Smettetela di definire “antipolitica” la pessima oratoria politica di Grillo, servendogli un comodo assist per blaterare rozzamente che antipolitica è quella di tutti gli altri, senza distinzioni. Almeno per un giorno, se potete, smettetela. Enzo Costa 

 
 l'Unità 14/05/12 

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martedì 13 marzo 2012

I SEMIFRESCHI - VERSANTE LIGURE: (S)CONSOLAZIONI da OLI n°335 del 13/03/12

Mi avverto vecchio, smorto
rimpiango gli anni verdi
nel vuoto io mi incarto
fra spleen, pianti, ricordi.
Ma poi, come risorto,
ho entusiasmi assurdi
illogico trasporto
per ciò cui i più son sordi:
mi dà (pensa!) conforto
lo schifo di Riccardi.


da OLI

13/03/12