Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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lunedì 25 febbraio 2013

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI':UNA CAMPAGNA ELETTORALE GIOCATA FINO AL FONDO DEL FONDO da l'Unità 25/02/13

In fondo, Papi ha amoreggiato con la D’Urso, flirtato con Belpietro, tubato con Del Debbio, litigato con Giletti, ammiccato da Vespa, gigioneggiato con Santoro e Travaglio, duettato con Platinette, redarguito la Gruber, balbettato da Floris, avvertito il Festival di Sanremo, sproloquiato dalla Annunziata, bacchettato la Maggioni, e si è spalmato su tv e radio nazionali e condominiali, ma non ha fatto il tronista dalla De Filippi, la voce grossa a I migliori anni e la lapdance a Telecupole. In fondo, ha spedito una lettera sull’Imu che sembrava dell’Agenzia delle Entrate, ma ha lasciato le impronte digitali. In fondo, Tremonti è tornato a secernere frasette biliose, ma spesso non in fascia protetta. In fondo, Maroni ha ripetuto quella del 75% delle tasse trattenuto in Lombardia, ma il 75% delle volte ci siamo trattenuti dal dirgli quello che pensavamo di lui, così almeno noi abbiamo salvato la decenza. In fondo, Monti ha usato i nipotini in uno spot e adottato un cagnolino dalla Bignardi, ma ha risparmiato i figlioletti dei vicini e i micetti della Venier. In fondo, Oscar Giannino non è andato allo Zecchino d’oro, ma Cristina D’Avena non si è candidata. In fondo, Grillo ha scodinzolato a Casa Pound, affermato che il fascismo è un problema che non gli compete, dato le coordinate per bombardare la Camera, minacciato di abolire i sindacati, attaccato i giudici e insultato tutti, ma a Milano è stato omaggiato da un Premio Nobel per la Letteratura. In fondo, in questo bailamme, Ingroia se l’è presa col centrosinistra, ma poi forse torna in Guatemala. In fondo, in questo bailamme, il centrosinistra è stato oscurato in Italia, ma in Guatemala, forse, meno. In fondo, malgrado tutto, con questa campagna elettorale non si è toccato il fondo. Aspettiamo la prossima. Enzo Costa



l'Unità 25/02/13

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lunedì 3 settembre 2012

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': IN DIFESA DEL POVERO GRILLO, SURCLASSATO DAL GRANDE BENIGNI da l'Unità 03/09/12

Ma cos’altro poteva fare, Grillo? Mettetevi nei suoi panni (per i fedeli alla linea, previo nulla osta di Casaleggio): Benigni, un (ex) collega, lo aveva appena immortalato con un piccolo capolavoro affabulatorio. Grillo, l’essenza antropologica di Grillo, ricavata da quel micidiale strumento di disvelamento che è la vera scrittura comica, era lì, buffamente e impietosamente, in quel fax immaginario grondante insulti da caserma delle barzellette contro il popolo democratico, fax credibilmente falso prima letto e poi maldestramente censurato sul palco dal geniale Roberto; ed era di nuovo lì, in quel brano di conversazione telefonica inventata in cui lui, Beppe, ricorreva al turpiloquio più ovvio, ossia più grillesco, per “interloquire” col narrante Roberto (che invece anni fa, giovane e vitale, coniava parolacce insieme volgarissime e poeticissime, capaci di creare una lingua, un mondo, come solo i grandi artisti sanno fare). Eccolo, Grillo, fissato per sempre in quei mirabili, implacabili minuti di monologo gentilmente offerti dal talento di chi sa miscelare satira e poesia, alta cultura e bassa comicità, bunga bunga e Divina Commedia, Inferno e Arcore, Dante e Grillo: Benigni, schizzando in pochi tratti il (non) leader dei Cinque Stelle, mostrava come lui, Roberto, fosse un’altra cosa: un uomo colto, dai mille registri, che pratica l’invettiva ma pure l’elegia, che conosce anche l’arte della sfumatura, del non detto, che trasuda umanità e quindi anche spirito, anche politica, materia incandescente, magmatica, complessa, e non riducibile ad un pur visitatissimo blog della rete. Che poteva fare, Grillo? Rispondere con un “vaffa” avrebbe avallato il ritratto di Benigni. L’ha buttata miseramente sui soldi, come fanno i poveri milionari senza argomenti. Enzo Costa


l'Unità 03/09/12

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