Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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lunedì 10 marzo 2014

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': DA SEMPRE, NON V’È CHI NON VEDA GLI EVIDENTI DIFETTI DEL PD da l'Unità 10/03/14

Pensate che io non veda i difetti del Pd? È una vita che li vedo, fin da prima che esistesse il Pd: fin dall’Ulivo, fin dai Ds, fin dal Pds. A ben vedere, i difetti del Pd li vedo fin dal Pci (sono previdente, mi ero portato avanti col lavoro). Ma ciò che conta è che i difetti del Pd, e dei suoi antenati, li vedono da una vita in tanti. Li vedeva bene Bertinotti. Li ha visti bene, in vista delle politiche, Ingroia. Coi risultati che, poi, abbiamo visto. Ma non serve, forse, guardare al passato, quando nel presente c’è la lista Tsipras. Che vede bene, benissimo, i difetti del Pd e, allargando lo sguardo al continente in vista delle elezioni, dei socialisti europei tutti. E chiede il voto alle europee per un’altra Europa, un’Europa non dei poteri forti, non della finanza, non delle banche. Mentre si sa, il Pd, per definizione, è il partito dei poteri forti, della finanza (non sia mai che le cose siano un po’ più complesse) e delle banche, come dice pure Grillo e come ha detto quel tale che ha aggredito Visco (ma Visco, da ministro, non aveva fatto cose serie contro l’evasione fiscale, meritandosi per questo gli epiteti della destra berlusconiana? Che la destra berlusconiana sia la vera nemica delle banche?). E, soprattutto, il Pd e i socialisti europei sono, ontologicamente, per le larghe intese. Come denuncia la lista Tsipras. Anche se, per miracolo, i socialisti ottenessero la maggioranza, si alleerebbero con i popolari. Mentre votando la lista Tsipras si è quasi certi che i socialisti non avranno la maggioranza, ergo le larghe intese saranno più probabili. Ed è certo che votando Barbara Spinelli e Moni Ovadia loro, poi, non andranno a Bruxelles. Dicono che, avendolo detto prima, non è un trucco da vecchia politica. Sarà così. Non stiamo a vedere sempre i difetti. Enzo Costa


l'Unità 10/03/14

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lunedì 26 agosto 2013

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': ESTATE IN TV: DISPENSATEMI DA TUTTO, MA NON DALLE INDISPENSABILI DISPENSE da l'Unità 26/08/13

Fino a pochi anni fa, facesse caldo o meno, capivi che era agosto perché in tv, per un po’, non si vedevano i politici ma Gianfranco Rotondi, e perché, sempre in tv, proliferavano gli spot di enciclopedie a dispense a dir poco dispensabili, destinati a sparire a settembre. Quest’anno le enciclopedie sono puntualmente tornate in edicola e in video: a me appassiona quella sulla Madonna di Lourdes che offre, col primo fascicolo, la medaglia di Lourdes placcata in oro ad un prezzo irrisorio. Prezzo che, in effetti, ha del miracoloso. Ma mi intrigano pure le dispense che insegnano, settimana dopo settimana, pezzo dopo pezzo, a costruirsi un modellino di trattore. Non so se, col settimo o l’ottavo fascicolo, troveremo in edicola un modellino di Antonio Di Pietro da incastrare sul sedile del costruendo veicolo agricolo. In tal caso, mi aspetto, col nono o il decimo fascicolo, il prezioso modellino di Antonio Ingroia che potrebbe scalzare dalla guida il buon Tonino, inducendolo a proseguire a piedi per un’ineludibile rivoluzione in fienile. Certo, anche l’enciclopedia che diffonde la scienza della decorazione delle torte ha un suo fascino, per l’ardito abbinare un elevato strumento divulgativo dell’Età dei Lumi al più sfrenato godimento gastrico-estetico dell’Età della Crapula. Su tutto, resta un interrogativo da Giovane Holden: ma dove vanno a finire le enciclopedie a dispense in autunno? Nello stesso luogo metafisico in cui migrano d’inverno le anatre di Central Park? Dimenticavo: quest’agosto, fra Papi inagibile, Letta inamovibile e Grillo vieppiù irascibile, i politici e il guru non hanno mollato telecamere e webcam. Rotondi ha sparato quella del successore di Papi bell’e pronto, ma poi è stato silenziato da Cicchitto: non lo si potrebbe avere a dispense? Enzo Costa


l'Unità 26/08/13

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lunedì 25 febbraio 2013

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI':UNA CAMPAGNA ELETTORALE GIOCATA FINO AL FONDO DEL FONDO da l'Unità 25/02/13

In fondo, Papi ha amoreggiato con la D’Urso, flirtato con Belpietro, tubato con Del Debbio, litigato con Giletti, ammiccato da Vespa, gigioneggiato con Santoro e Travaglio, duettato con Platinette, redarguito la Gruber, balbettato da Floris, avvertito il Festival di Sanremo, sproloquiato dalla Annunziata, bacchettato la Maggioni, e si è spalmato su tv e radio nazionali e condominiali, ma non ha fatto il tronista dalla De Filippi, la voce grossa a I migliori anni e la lapdance a Telecupole. In fondo, ha spedito una lettera sull’Imu che sembrava dell’Agenzia delle Entrate, ma ha lasciato le impronte digitali. In fondo, Tremonti è tornato a secernere frasette biliose, ma spesso non in fascia protetta. In fondo, Maroni ha ripetuto quella del 75% delle tasse trattenuto in Lombardia, ma il 75% delle volte ci siamo trattenuti dal dirgli quello che pensavamo di lui, così almeno noi abbiamo salvato la decenza. In fondo, Monti ha usato i nipotini in uno spot e adottato un cagnolino dalla Bignardi, ma ha risparmiato i figlioletti dei vicini e i micetti della Venier. In fondo, Oscar Giannino non è andato allo Zecchino d’oro, ma Cristina D’Avena non si è candidata. In fondo, Grillo ha scodinzolato a Casa Pound, affermato che il fascismo è un problema che non gli compete, dato le coordinate per bombardare la Camera, minacciato di abolire i sindacati, attaccato i giudici e insultato tutti, ma a Milano è stato omaggiato da un Premio Nobel per la Letteratura. In fondo, in questo bailamme, Ingroia se l’è presa col centrosinistra, ma poi forse torna in Guatemala. In fondo, in questo bailamme, il centrosinistra è stato oscurato in Italia, ma in Guatemala, forse, meno. In fondo, malgrado tutto, con questa campagna elettorale non si è toccato il fondo. Aspettiamo la prossima. Enzo Costa



l'Unità 25/02/13

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giovedì 14 febbraio 2013

I LANTERNINI – PERCHÉ SAN SILVIO È SAN SILVIO da Repubblica Genova 14/02/13

L’amore per il mio paese, o almeno il rispetto per Sanremo, mi fa sperare che i figuri che hanno molestato Crozza per lesa Silvietà fossero una claque organizzata da Papi bramoso di casini preelettorali, piuttosto che veri devoti spontaneamente indignati. Meno pericolosi gli scilipoti da platea dei fanatici ottusi. In ogni caso, chi berciava “No politica! A casa!” al Maurizio-Cavaliere ha applaudito, come tutti, il Maurizio-Bersani-Ingroia-Montezemolo. Un buon test sul grado di civiltà delle varie “tifoserie” politiche. Enzo Costa


 Repubblica Genova 14/02/13

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venerdì 8 febbraio 2013

I LANTERNINI – NOI O LORO? da Repubblica Genova 08/02/13

“Noi dell’Italia dei Valori” Di Pietro l’ha detto solo una volta. Fra un attacco a Monti e un annuncio di costituzione parte civile del partito in caso di processo per spese pazze di qualche suo esponente ligure, ha impiegato più spesso il semplice “l’Italia dei Valori”. Curiosa, la riduzione del “noi” che per lui era un prefisso fisso. Magari è un caso, o è perché l’Idv si è intruppata nella Rivoluzione civile di Ingroia. Magari, davanti a certe disinvolture contabili dei suoi, gli verrebbe da dire “loro dell’Italia dei Valori”. Enzo Costa


Repubblica Genova 08/02/13

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