Blogautore su Repubblica.it Sito ufficiale ... Vignette di Aglaja icone-fbEnzo su Facebook Sabato 29 novembre 2014, ore 16:30, presso il museoteatro della Commenda di Pré (Genova), INAUGURAZIONE MOSTRA "TRA IL DIRE E IL DISEGNARE C'E' DI MEZZO IL MARE" Un mare di culture, integrazioni, divagazioni per la matita di Aglaja e la penna di Enzo Costa. Con la partecipazione musicale di Roberta Alloisio e Mauro Sabbione.
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domenica 25 maggio 2014

I LANTERNINI - NOI E LEI da Repubblica Genova 25/05/14

Non ci sembra un granché, e forse non lo è davvero, ma è l’unica che abbiamo. Ce ne siamo disamorati, e - come capita sempre in questi casi – tendiamo a notare, in lei, solo i difetti, scordando le qualità che, pure, c’erano, e ci sono ancora. E scordando come, per noi, fosse peggio quando non c’era. Dovremmo impegnarci non affinché sparisca dalla nostra vita, ma affinché cambi in meglio, e il primo modo di farlo è cambiare in meglio noi stessi. Sto parlando dell’Europa. A ben vedere, anche della democrazia. Enzo Costa


Repubblica Genova 25/05/14

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lunedì 31 marzo 2014

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': SALVINI, CON QUELLA BOCCA, PUÒ DISTORCERE CIÒ CHE VUOLE da l'Unità 31/03/14

Ma com’è telegenico, Matteo Salvini, quando ringhia all’euro: la mimica è il suo forte, ammettiamolo. Storce la bocca in un ghigno da cattivo dei fumetti, che in realtà vuole esprimere nel modo più intellegibile possibile l’ira funesta del buon popolano padano angariato dalla perfida moneta dei poteri forti di Bruxelles (città tecnocratica che, pure, lui, il popolano, frequenta da una legislatura, pare con non troppo spirito stakanovista). “Euro criminale!”, sibila schifato e indignato in favore di telecamera, ricorrendo ad un epiteto inequivocabile come la sua espressione facciale, quella di uno che è al limite della sopportazione tanto da arrochire la voce e, soprattutto, da prodursi in smorfie di esasperata ripugnanza. La bocca storta è, per il teleutente di bocca buona, la prova somatica di quanto spietata sia l’odiata divisa europea, capace anche di deformare i lineamenti. Alterazione espressiva funzionale alla rimozione pre-elettorale di un piccolo dettaglio politico: lo schifato Salvini è il segretario di un partito, la Lega Nord, che ha governato l’Italia, dopo l’introduzione dell’euro, dal 2001 al 2006, e dal 2008 al 2011. Oggi lui chiede voti per uscire dalla moneta continentale ma mai, in tutti quegli anni di governo, i ministri leghisti, fra una performance pittoresca e un raglio xenofobo, avevano intrapreso azioni politiche concrete per il ritorno alla lira. Come mai? Sarà mica perché in realtà non si può e perché in realtà non conviene? Sarà mica che oggi il Carroccio salta sul carro di Marine Le Pen perché lisciare strumentalmente il pelo ai tanti colpiti dalla crisi, con una ricetta facile impossibile, giova elettoralmente? Bisognerebbe chiederglielo, allo schifato Salvini. Ma magari rispondere argomentando, con la bocca storta, è difficile. Enzo Costa



l'Unità 31/03/14

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lunedì 10 marzo 2014

SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': DA SEMPRE, NON V’È CHI NON VEDA GLI EVIDENTI DIFETTI DEL PD da l'Unità 10/03/14

Pensate che io non veda i difetti del Pd? È una vita che li vedo, fin da prima che esistesse il Pd: fin dall’Ulivo, fin dai Ds, fin dal Pds. A ben vedere, i difetti del Pd li vedo fin dal Pci (sono previdente, mi ero portato avanti col lavoro). Ma ciò che conta è che i difetti del Pd, e dei suoi antenati, li vedono da una vita in tanti. Li vedeva bene Bertinotti. Li ha visti bene, in vista delle politiche, Ingroia. Coi risultati che, poi, abbiamo visto. Ma non serve, forse, guardare al passato, quando nel presente c’è la lista Tsipras. Che vede bene, benissimo, i difetti del Pd e, allargando lo sguardo al continente in vista delle elezioni, dei socialisti europei tutti. E chiede il voto alle europee per un’altra Europa, un’Europa non dei poteri forti, non della finanza, non delle banche. Mentre si sa, il Pd, per definizione, è il partito dei poteri forti, della finanza (non sia mai che le cose siano un po’ più complesse) e delle banche, come dice pure Grillo e come ha detto quel tale che ha aggredito Visco (ma Visco, da ministro, non aveva fatto cose serie contro l’evasione fiscale, meritandosi per questo gli epiteti della destra berlusconiana? Che la destra berlusconiana sia la vera nemica delle banche?). E, soprattutto, il Pd e i socialisti europei sono, ontologicamente, per le larghe intese. Come denuncia la lista Tsipras. Anche se, per miracolo, i socialisti ottenessero la maggioranza, si alleerebbero con i popolari. Mentre votando la lista Tsipras si è quasi certi che i socialisti non avranno la maggioranza, ergo le larghe intese saranno più probabili. Ed è certo che votando Barbara Spinelli e Moni Ovadia loro, poi, non andranno a Bruxelles. Dicono che, avendolo detto prima, non è un trucco da vecchia politica. Sarà così. Non stiamo a vedere sempre i difetti. Enzo Costa


l'Unità 10/03/14

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lunedì 24 giugno 2013

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': SPEZZARE LE RENI ALL’EUROPA DAL CORTILE DI UNA CASA DI CURA DI PONTIDA da l'Unità 24/06/13

La location fa l’uomo statista. C’è una formidabile adattabilità all’ambiente nelle migliori performance del fu Premier Papi, capaci di offrircelo in tutto lo splendore dell’oleografia richiesta da luogo e occasione. Eccolo, il Cavaliere, sfidare il nemico di Bruxelles con toni, parole e posture da cumenda che fa il suo discorsetto (con la «e» meneghinamente aperta) a gestori, maestranze e ospiti della casa di cura di Pontida da lui inaugurata: microfono in mano da navigato oratore della bergamasca, illustra alla scelta platea en plein air come il governo da lui diretto dovrà spezzare le reni all’Europa: «Da qui in avanti il Fiscal compact e il limite del 3% all’anno ve lo potete dimenticare!»: l’inquadratura è ristretta, ma dalle poche nuche in giacca e cravatta di prima fila s’intuiscono «Ooooh!» di ammirata meraviglia.
Adesioni che lo inducono a calcare l’interpretazione gigionesca: «Come? (portando platealmente la mano all’orecchio a mo’ di sordo delle comichenda) Non abbiamo capito: ci volete mandare fuori dalla moneta unica? Fatelo! (applausi delle nuche e dell’uditorio non inquadrato) Ci volete mandare fuori dall’Unione Europea? (caricando ironicamente la domanda con una vezzosa inclinazione del capo che gli frutta altri applausi e, pare, un «bravo!») Ma no! (accenti e mimica intrisi di sarcasmo da avanspettacolo) Beh, vi ricordiamo che noi versiamo 18 miliardi all’anno e ce ne ridate indietro solo 10: ma chi ci manda fuori e dall’una e dall’altra parte!».
Il pubblico, che forse nulla sa di ciò che ascolta, del fatto che tali gravosi impegni furono sottoscritti dal medesimo oratore quando sgovernava, è definitivamente conquistato. È il pubblico gregario del cortile della casa di cura e dell’Italietta catodica: l’unico, del resto, che interessa allo statista. Enzo Costa


l'Unità 24/06/13

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giovedì 22 novembre 2012

I LANTERNINI – L’EURO E IL MARCO da Repubblica Genova 22/11/12

Sabato sera, nel Tgr, ho visto il non crinito Marco Rizzo che inaugurava la sede savonese del suo Partito Comunista. Non vi aggiungeva più la dicitura “sinistra popolare” (rimasta attaccata al suo precedente partito ad personam?), l’inquadratura era così ravvicinata da scatenare la claustrofobia, ma il programma esposto da Rizzo era vastissimo: uscire dall’Europa delle banche. Dopo quattro giorni, nessuna reazione dell’Europa delle banche. Non sa che uno spettro calvo si aggira per Savona. Enzo Costa


Repubblica Genova 22/11/12

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mercoledì 2 novembre 2011

I SEMIFRESCHI - VERSANTE LIGURE: SCRIPTA MANENT da OLI n°318 del 02/11/11

In testa mi bolliva
un magma di pensieri
fra sogni con la bava
e assurdi desideri
un po’ quella dell’uva
un po’ furori veri:
trascritto ho questa lava
poi, all’Europa, ieri
spedito ho la missiva
(lo fanno, i Cavalieri).


da OLI

02/11/11

lunedì 7 giugno 2010

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI': FORZA ITALIETTA da l'Unità del 07/06/10

Ironia dei tempi e dei palinsesti (sono sinonimi): zappinando la domenica verso mezzogiorno, finisci su RegionEuropa di Raitre e gusti (specialità regionali a parte) la zuppa azzurra in salsa continentale cucinata da Dario Carella, a base di Commissario Tajani che tutela-spinge-irradia il Made in Italy, pidiellini invitti che conquistano Bruxelles, adepti di Silvio che dirigono l'Ue quando non le spezzano le reni. Sapore di Cinegiornale Luce scongelato: la grande Europa guardata piccinamente con la lente deformante dell'eterno provincialismo italico, nel suo format postmoderno, adorante Papi. Ma poi il telecomando ti dirotta sul meteo della tv francese: una lenta, silente trasvolata grafica sull'intero globo terracqueo, dove la Francia (come l'Italia) è una minuscola porzione di un territorio immenso, letteralmente sconfinato. Spazi aperti che ti ridanno ossigeno. Enzo Costa

Memento

l'Unità 07/06/10

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lunedì 28 settembre 2009

I SEMIFRESCHI - CHIARI DI LUNEDI' : SPARATE A SALVE l’Unità 28/09/09


Una delle anomalie italiane formato Papi sono le sparate a reti unificate senza onere di onoramento. Esempio: tempo fa il Premier fardato, piccato per le critiche della Commissione Europea, con ghigno da cumenda nervoso intimò in tutti i tiggì a commissari e portavoce di Bruxelles di tacere, pena il boicottaggio italico dei lavori continentali. Ultimatum brianzolo cestinato da commissari e portavoce che, fra uno sghignazzo e l’altro, continuarono a parlare. Ma non è questo il punto, bensì quello del mancato chiedere conto al Capo (nel frattempo firmatario di una letterina a Barroso in cui pietiva sforamenti tricolori di Co2) del mancato seguito alle sue intimazioni irrevocabili: quel giorno davanti a Lui, ed al manipolo di sottoposti annuenti alle sue spalle, c’era un mare di cronisti pronti a diffonderne la dichiarazione di pre-guerra. In un paese normale, oggi almeno uno di loro, a guerra abortita, gli chiederebbe: “Mi scusi, Presidente: ma non dovevamo spezzare le reni all’Europa?”. Enzo Costa



"VINCERE! E VINCEREMO!"


l'Unità 28/09/09


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